Fra i poeti dialettali dell’età risorgimentale (scheda n. 1)

Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: La Calabria è terra senza pace e senza pane. I poeti dialettali non hanno per abitudine di volare in alto, verso temi, che centrano i destini dell’uomo. Strisciano per terra i loro versi, ma non sempre raccolgono e descrivono problemi reali. Amano, talvolta, raccontare i lati burleschi della vita. Non è sempre così. Vi sono pure poeti dialettali che agitano la grave questione sociale e meridionale, apertasi dopo l’unità d’Italia. P. Crupi

Gaetano Massara, Tropea 1746-1823

Fa parte dell’Accademia degli Affatigati e nell’adunanza del 1822 recitò La camarra accademica, cioè la critica agli uomini deboli al bel sesso e alle donne di poca educazione.

Camarra è propriamente il morso di ferro, imposto in bocca agli asini selvaggi. Nella poesia del Massara, Camarra sta a significare il dominio tirannico che le donne esercitano sugli uomini e le mogli su i mariti.

Pi la Camarra Dalila e Sansuni

Fici moriri cu tanti mpittatu;

Pi na Camarra n’Erculi guappuni,

scuntentu!, vivu vivu fu abbrusciatu;

cu tutta la duttrina Salumuni

di tricentu Camarra fu raghatu (caricato);

pi la Camarra Adamu si mangiau

lu pumu e chistu mundu arruinau.

Strali contro le donne si ritrovano pure in Pasquale Longo Polzi, Canolo 1740-1823

Sutta pretiestu de lu Castagniti

O chi belli scialati chi si fannu,

La maritata gabba lu maritu,

La schietta si fa zita cu l’ingannu.

Pua spunta di corna nu cannitu

Chi mi lu tagghiu ndi vorrissi n’annu!

Pubblicato da brunolucisano

Sono nato a Staiti (RC) e ho 62 anni, sono sposato e ho due figlie, abito a Brancaleone (RC) da 50 anni e sono pensionato. Scrivo poesia dialettale da una quindicina di anni. Ho pubblicato 6 libri di poesie e tre poemetti. Ho scritto inoltre 6 commedie dialettali e una farsa. Collabora saltuariamente con delle riviste on line ed in particolare col mensile In Aspromonte. "Pericle d'oro" per la poesia 2013.

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