A di vinu cummeddia (nu bruttu sonnu)

Prima stampa 2002 ristampa 2009

Introduzione di Pasquino Crupi

… il titolo, questo titolo, invoglia a pensare a un rifacimento, in chiave parodistica e farsesca, animata da spiriti barocchi, della Divina Commedia di Dante. Ma non è così. piuttosto, c’è da indovinare, un simpatico compiaciuto, agonistico atteggiamento nei riguardi del Ghibellin fuggiasco. Questi era sceso giù, molto giù, nell’inferno e aveva scritto la Divina Commedia. Lui, Bruno Lucisano, va più giù ancora, verso il popolo lavoratore, e scrive la commedia del vino, non più soltanto scintillante nel bicchiere, gorgogliante nello stomaco, festivo nel pensiero ma oggetto di poesia. Ciò che ra succeduto nella strepitosa poesia barocca del Seicento, che aveva abbassato la cresta della letteratura verso temi bassi, realistici, popolari. E dalla Calabria, da Taverna in provincia di Catanzaro, era insorto il poemetto di Cesare Monitio, La Talia (Napoli 1647), inno al vino:” Ma che più vo’ cercandoVita di vita, e de la morte è morte? Il vino è vita,/ paradiso del cuor, festa compita”.

Bene, nella Letteratura italiana il vino ha avuto la sua apoteosi con Lorenzo dei Medici e Francesco Redi. Ma nella letteratura calabrese, sobria come richiede la società della penuria, il vino scintilla in rarissime pagine. Si annuncia nelle Varie di Cassiodoro e, poi, con salto acrobatico, di secoli lo si ritrova come un accidente negli scrittori calabresi del Novecento, in qualche occasionale competizione poetica. Ma un’opera tutta avvitata sul vino non c’è. Dal Monitio ai giorni nostri c’è stata un’assoluta carestia. Bruno Salvatore Lucisano l’ha fatta cessare con conseguenze di primaria e inedita grandezza. La sua è l’unica opera di poesia dialettale calabrese, che restituisce il sorriso alla letteratura calabrese, sempre crucciata e dolorosa.

Non è facile scrivere un’opera che ha il sorriso a protagonista. Bruno Salvatore Lucisano ci è riuscito, e non è davvero un fuor d’opera collocarlo tra l’eletta schiera dei poeti umoristici, assai pochi e in via d’estinzione…

Pubblicato da brunolucisano

Sono nato a Staiti (RC) e ho 62 anni, sono sposato e ho due figlie, abito a Brancaleone (RC) da 50 anni e sono pensionato. Scrivo poesia dialettale da una quindicina di anni. Ho pubblicato 6 libri di poesie e tre poemetti. Ho scritto inoltre 6 commedie dialettali e una farsa. Collabora saltuariamente con delle riviste on line ed in particolare col mensile In Aspromonte. "Pericle d'oro" per la poesia 2013.

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